Basato sulla rivalutazione dei concetti gramsciani di prassi e di egemonia l’importante lavoro di Ernesto Laclau e Chantal Mouffe Hegemony & Socialist Strategy (1985) si colloca sulla scia teorica della mediologia e degli studi culturali ma apre allo stesso tempo nuove prospettive all’azione politica, intesa in un’accezione estesa. La nozione di egemonia infatti introduce una logica del sociale incompatibile con le categorie marxiste che vedevano storia e società come entità intellegibili ed esplicabili secondo leggi precise. D’altro canto l’espansione e il moltiplicarsi dei processi sociali impliciti nel concetto di egemonia rende le forme di confronto sociale attuali concepibili nella loro specificità e, allo stesso tempo permette il progetto di un altrettanto particolare azione politica – ovvero localizzata con precise coordinate spazio temporali dalla geografia sociale. Testimoniano un crescente interesse per la sfera culturale anche le diagnosi degli storici e dei politologi sulla storia inglese recente, nella complessa transizione tra la Thatcher e Blair. Analogo discorso su pratiche atipiche e situazioni storicamente disomogenee rispetto all'Europa vale per gli studi (post)-coloniali: quest’indirizzo di studi, nel corso di una straordinaria diffusione negli ultimi venti anni, ha ampliato il suo ambito di indagine da una diagnosi culturale della realtà del Paese con un passato coloniale a tutta una serie di pratiche che spesso esulano dall’analisi letteraria che ha offerto lo spunto iniziale per questo tipo di ricerche. Edward Said con Orientalism (1978) pose le basi teoriche per la disciplina esaminando la formazione di un discorso secondo l’associazione tra conoscenza e potere mutuata da Foucault. Questo concetto, tanto più pervasivo perché attivo anche a livello inconscio, avrebbe poi offerto, nel caso specifico, la giustificazione dell'impresa coloniale occidentale nei confronti dell'Oriente. Una colonizzazione che eccede i limiti della conquista territoriale per affermarsi, in modo assai più incisivo e duraturo, a livello culturale, nella nozione dei luoghi e delle popolazioni che è possibile desumere da tutta una serie di testimonianze: Flaubert, gli studi di filologia semitica ottocenteschi e la dichiarazione di Balfour vengono considerati sullo stesso piano, tutti funzionali alla prassi che poi è sedimentata in ideologia. Questa originale convergenza di Althusser, Foucault e Gramsci è presente in molti studi successivi, da Gayatri C. Spivak che si serve dei processi di decostruzione derridiani e dei contributi della critica femminista per smascherare le pratiche costitutive di un discorso dominante fino a Homi Bhabha, che nelle sue ultime ricerche cerca di articolare la differenza – anch'egli in senso derridiano – come fattore politico qualificante ed elemento di autentica emancipazione. Questi ultimi esempi, campionatura arbitraria di una bibliografia vastissima, consentono di affermare che lo sviluppo degli studi (post)-coloniali ha portato a un’evoluzione nell’ambito della politica culturale che non è più un processo a senso unico, ma dove anzi gli apporti dalla periferia hanno finito per ridefinire la mappa culturale e linguistica del mondo.

Differenza, Discorso, Egemonia, Prassi.

Ashcroft, B., Griffiths, G., Tiffin, H., a cura, 1995, The Postcolonial Reader, London, Routledge.
Bhabha, H. K.,1994, The Location of Culture, London, Routledge; trad. it. 2001, I luoghi della cultura, Roma, Meltemi.
Coddington, A., Perryman, M., a cura, 1998, The Moderniser's Dilemma. Radical Politics in the Age of Blair, London, Lawrence & Wishart.
Harasym, S., a cura, 1990, G. C. Spivak. The Postcolonial Critic. Interviews, Strategies, Dialogues, London, Routledge.
Hobsbawm, E., 1989, Politics for a Rational Left. Political Writing 1977-1988, New York, Verso.
Laclau, E., Mouffe, C., 1985, Hegemony & Socialist Strategy. Towards a Radical Democratic Politics, London, Verso.
Loomba, A., 1998, Colonialism/Postcolonialism, London, Routledge; trad. it. 2000, Colonialismo/postcolonialismo, Roma, Meltemi.
Said, E., 1978, Orientalism, New York, Vintage; trad. it. 1991, Orientalismo, Torino, Bollati Boringhieri.
Said, E., 1993, Culture and Imperialism, New York, Vintage; trad. it. 1998, Cultura e imperialismo, Roma, Meltemi.
Spivak, G. C., 1987, In Other Worlds. Essays in Cultural Politics, London, Methuen.