XXX ciclo di Dottorato di ricerca internazionale in Studi Culturali Europei/Europäische Kulturstudien
progetto



Gli allievi del XXX ciclo di Dottorato in Studi Culturali europei sono:


Emiliano Battistini

Passeggiate sonore, fotografie sonore, mappe sonore:

presa di coscienza e ri-costruzione del paesaggio sonoro.


Paola Bommarito
Rappresentazione e prassi dello spazio pubblico.
I dispositivi artistici nel contesto sociale e politico


Vincenzo Sansone 

Interaction design per le arti performative: videomapping, architectural mapping, augmented reality


Veronica Chiarenza
Al di là del trash: il cinema di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Splendori e miserie dell'ultima grande stagione del cinema popolare italiano. Nuove analisi e nuove prospettive


Valentina Lupi

Ritorno in Africa. L’esperienza di contro-diaspora dalla Francia e dall’Italia nel cinema contemporaneo



TEMI DI RICERCA

I temi della ricerca del dottorato di ricerca internazionale in Studi Culturali Europei/EuropäischeKulturstudien – il primo nel panorama universitario italiano – riguardano l'intero spettro di interessi degli Studi Culturali internazionali, sia nella loro versione anglossassone (Cultural Studies) sia nella loro versione austriaco-tedesca (Kulturwissenschaften). I settori disciplinari presenti nel dottorato rappresentano l'innesto tra problematiche di carattere sociale e politico e lo studio delle forme di espressione letteraria e artistica (nella loro doppia valenza di arti della visualità e arti della performance). In particolare il dottorato intende sviluppare tematiche che, a partire da uno studio della società multiculturale e multietnica – tenendo sullo sfondo i rapporti specifici tra la Sicilia e l'area mediterranea – consentano di approfondire aspetti della produzione letteraria ed artistica come le questioni di genere (gender studies), la cultura visuale (visualstudies), il teatro e la musica (performance studies e music studies), lo studio del turismo e della cultural mobility, l'identità culturale nell'era della globalizzazione (il rapporto locale vs globale nella produzione letteraria e artistica, i flussi migratori, il multiculturalismo), nonché le tematiche teoriche connesse alla teoria e alla storia della cultura di matrice europea (Kulturgeschichte, Kulturwissenschaften). Dal punto di vista metodologico il dottorato si avvale del patrimonio di discipline teoriche come la socio-semiotica, la teoria letteraria, la statistica sociale, la geografia umana e la filosofia politica. Il contributo di queste discipline favorisce l’innesto di problematiche teoriche di origine filosofica ed artistiche e analisi sociale, garantendo ai dottorandi approfondimenti relativi all’analisi dell’impatto sociale dei fatti culturali con particolare riferimento al contesto europeo.

Il carattere interdisciplinare dello studio proposto raccomanda la compartecipazione di diversi settori scientifico-disciplinari e la loro integrazione sia sul piano delle metodologie sia sul piano dell'analisi critica delle istituzioni e della produzione letteraria e artistica. Nel Collegio dei docenti sono infatti rappresentate le discipline che storicamente hanno concorso e concorrono alla costituzione dei paradigmi disciplinari degli studi culturali: le discipline letterarie e comparatistiche, artistiche e dello spettacolo, la filosofia politica e le discipline che pongono al centro lo studio delle società nell’era del multiculturalismo (geografia, antropologia, statistica sociale etc.).

 

_ATTIVITA’ FORMATIVA

Alle attività formative disciplinari e interdisciplinari svolte come lezioni frontali e durante i seminari partecipano tutti i docenti del collegio e i docenti ospiti. I seminari si svolgeranno a Palermo e presso le sedi convenzionate.
L’attività formativa viene svolta prevalentemente in lingua italiana. I seminari vengono svolti anche in inglese, tedesco e spagnolo

L'attività formativa si articolerà in un livello introduttivo (fortemente progredito sul piano teorico e metodologico) comune a tutte le aree disciplinari coinvolte (la teoria politica, la letteratura e le scritture, la cultura visuale e le arti della performance, la geografia umana etc.), mentre negli anni successivi i dottorandi individueranno tra queste aree quelle più congeniali ai loro interessi. Per sua natura il dottorato incoraggerà le intersezioni tra questi ambiti disciplinari e lo studio delle loro ricadute istituzionali.

Tutti i dottorandi sono tenuti a produrre nel corso del triennio alcuni paper relativi alle attività didattiche e seminariali svolte. I paper vengono valutati dai tutor e dal collegio nel suo complesso. I dottorandi sono inoltre tenuti a partecipare a call for papers nazionali e internazionali e a produrre, per il passaggio d’anno, tutti i testi eventualmente pubblicati in sedi scientifiche. I dottorandi del secondo anno sono poi tenuti a presentare le loro ricerche durante un colloquio alla presenza dei dottorandi del primo e del terzo anno e del collegio dei docenti.

Tutti i dottorandi sono tenuti, inoltre, a svolgere un periodo all’estero di 12 mesi (anche non continuativi e in sedi diverse), in particolare presso le sedi convenzionate (Heinrich-Heine-Universität e Universidad Complutense di Madrid, Academy of Sciences and Arts di Zagabria), o presso le istituzioni sedi dei componenti del collegio (UniversitätWien, Universidad Polítecnica de Valencia, Université Paris III - Sorbonne Nuovelle, l’Accademia delle Scienze e delle Arti di Zagabria, nonché le altre Università italiane). Il percorso formativo internazionale riguarda tutti i dottorandi di ogni ciclo.