Un personaggio come Agrippina, così simile a un’eroina di una tragedia greca, che dopo aver perpetrato i più orrendi misfatti per assicurare l’avvenire del figlio viene in ultimo uccisa dalla sua stessa creatura, non poteva non interessare da subito il cinema. La sua apparizione nelle sale cinematografiche risale già alla prima epoca del muto, e precisamente al 1910. In quell’anno Enrico Guazzoni (1876-1949) realizzò per la Cines una pellicola in cui essa è addirittura protagonista.