L’oggetto di questo lavoro vorrebbe essere il rapporto tra visualità e memoria in un’opera inedita di Georges Perec. Sto studiando i manoscritti di Lieux, progetto incompiuto che avrebbe dovuto consumarsi nell’arco di dodici anni (1969-1981) e che Perec ha abbandonato nel 1975. Dal materiale prodotto nel corso di cinque anni, Perec ha attinto in numerose occasioni, stabilendo una fitta rete intertestuale tra Lieux e le sue opere degli anni ‘70. Quello che vorrei mettere a fuoco è il tentativo di definizione, da parte di Perec, di una memoria a funzionamento topologico e il coinvolgimento prioritario della vista nell’adempimento di un tale proposito.