La melanconia, malattia che utilizza il simbolo e in cui i simboli diventano malattia, viene raccontata nel romanzo settecentesco descritta con una pregnanza plastica eccezionale. In esso risulta sia come “inscriptio” che come “pictura” e mantiene sia gli elementi descrittivi della tradizione – quelli fissati dal Burton nella sua Anatomy – sia le nuove formulazioni teoriche dei medici e degli “psicomedici”.