L’idea fondante di questa ricerca è esaminare come certe pratiche di natura artistica – nella fattispecie la riscrittura degli spazi del museo e dei percorsi espositivi ad opera di artisti visivi (quali Fred Wilson, curatore e artista afroamericano la cui opera ha come oggetto il museo e le collezioni artistiche), assieme alla riscrittura letteraria del museo operata da alcuni scrittori (nella fattispecie, uno scrittore australiano eminentemente visivo quale Murray Bail) mettano in discussione certi presupposti fondanti del museo come istituzione per trasformarlo in una zona di contatto, costringendo il lettore/spettatore a rivedere le proprie aspettative di fruizione.