Fabrizio Fasulo
Subalternità e inchieste sociali in Italia: prime ipotesi di lavoro
I subalterni nei Quaderni di Gramsci: accostarsi ai margini della storia
La tematica relativa ai gruppi sociali subalterni trova all’interno degli scritti carcerari gramsciani una ben specifica collocazione. All’interno dello “speciale” Quaderno 25, composto sul declinare del periodo creativo della detenzione, nel 1934, trovano infatti posto otto note: si tratta di testi di seconda stesura (testi C), riscritture di 13 precedenti annotazioni contenute nei quaderni 1, 3 e 9. Il primo dato significativo consiste dunque nella destinazione, da parte di Gramsci, di precedenti riflessioni inerenti alla questione dei gruppi subalterni ad uno specifico quaderno speciale.
Tale aspetto acquista valore ulteriore se si considera la brevità del Quaderno 25, a fronte della quale l’autore, nella non facile situazione psico-fisica in cui ormai versava, ritenne comunque di impegnarsi in una trattazione separata della questione che dà il titolo al quaderno stesso. Il titolo vergato da Gramsci recita per l’appunto Ai margini della storia (Storia dei gruppi sociali subalterni). Giunto pertanto al 1934 Gramsci ritenne di dover sviluppare e concentrare in un nucleo tematico a sé stante quanto già aveva scritto intorno al concetto di subalternità.