Storia della fotografia
NOVITA' EDITORIALI



 

 

Nel corso del Novecento la fotografia ha assunto nuovi ruoli, primo tra tutti quello di mezzo di comunicazione per veicolare informazioni, messaggi sociali e  politici, fino a diventare protagonista assoluta della comunicazione visiva che domina la società dei consumi. Oggi la fotografia è un mezzo di espressione artistica, con il quale si cimentano molti protagonisti della scena internazionale.
Per tracciare una storia della fotografia capace di comporre tante storie e individui, si è preferito un approccio tematico rispetto al tradizionale approccio cronologico: la nascita del dagherrotipo, la fotografia dilettantistica, l’osservazione scientifica, la fotografia vittoriana, la ritrattistica, il reportage di viaggio, il linguaggio sperimentale delle avanguardie del Novecento, la fotografia di informazione e il rapporto con la stampa. La storia della fotografia trattata in questo volume non è una storia generale del mezzo, ma una storia riflessa dal punto di vista dell’arte e della cultura. Grazie al contributo di storici dell’arte e della cultura, propone un insieme coerente di racconti destinati a mettere a nudo le linee direttrici di un’evoluzione di rara complessità.
A un approccio strettamente cronologico, si è preferito un approccio tematico. Non si troverà dunque in questo volume una storia per correnti artistiche o settori d’attività, e nemmeno racconti agiografici o un focus particolare su gruppi di fotografi che contribuirebbero a una storia per compartimenti difficile da concepire nella dinamica di un’epoca. Si è preferito, invece, scegliere grandi assi interpretativi, ossia vere e proprie narrazioni che permettono di attraversare il tempo, ciascuna a suo modo. Il lettore può dunque, per la maggior parte delle sezioni, partire dall’inizio del periodo per arrivare fino a oggi. Una panoramica ricca e inedita nelle modalità, che alterna gli approfondimenti testuali di autori francesi tra i più accreditati e album iconografici, accompagna il lettore dalle prime eliografie di Nicéphore Niépce negli anni venti dell’Ottocento fino alle più recenti ricerche di Andreas Gursky e Barbara Kruger.

 L’opera afferma comunque un punto di vista e un metodo: l’apertura verso tutti gli aspetti della creatività dell’immagine e delle condizioni stesse di tale creatività, privilegiando lo sguardo storico, che riunisce gli aspetti tecnici, sociali ed estetici, senza dogmatismi.  






André Gunthert