Quando passano da un codice all’altro o da un medium all’altro, le storie si trasformano, oggi come nel passato, da Omero in poi. Indagare le qualità e le modalità di queste trasformazioni ed esaminare in che modo le parole, le immagini, i suoni e i colori concorrano a rimodulare il senso e il ruolo di una narrazione, è lo scopo del prossimo numero di Between: Rivista dell'Associazione di Teoria e Storia Comparata della Letteratura.
Oggi, poi, che i nuovi media sono aumentati in numero e in rilevanza, i passaggi tra gli uni e gli altri, anche senza necessariamente passare dalla casella “letteratura”, sono sempre più frequenti: un fumetto diventa un film, un serial TV diventa un romanzo, un film un videogioco e via discorrendo.
Per questo l’adattamento è diventato un fenomeno ancora più rilevante nella produzione culturale: perché il migrare delle narrazioni oggi moltiplica le sue possibilità di espressione in modo esponenziale.
Ogni cambiamento di linguaggio, di codice e di mezzo espressivo implica però delle trasformazioni – un altro tipo di discorso le chiamerebbe perdite e acquisti – che devono essere considerate, analizzate e studiate perché sono importanti per comprendere sia la relazione tra narrazione adattata e adattamento, sia la posizione e il ruolo di quest’ultimo nella produzione culturale che lo circonda.