Rivisitazioni artistiche con mashup
TESTI



Valentina Mignano  

 

Ri-immaginare grandi capolavori pittorici del passato, chiedersi "come sarebbe oggi La ragazza con l'orecchino di perla?", l'artista austriaca Dorothee Golz ha concepito una riflessione digitale sul concetto di "rivisitazione in chiave attuale", effettuando un mash-up di antico e moderno che parte dai personaggi presenti nelle opere più note della storia dell'arte occidentale e termina con la tecnologia.

L'artista austriaca ha sviluppato un progetto fotografico che mette insieme volti-simbolo delle immagini pittoriche classiche e immagini fotografiche da rivista di moda. Golz ha scelto di utilizzare la strada della manipolazione digitale per dare nuova vita ai personaggi di celebri quadri, sottraendoli alla loro iniziale contestualizzazione storica per andare a ricollocarli in ambientazioni contemporanee e vestendoli secondo la moda attuale, espedienti che donano loro un’umanità che li rende in tutto e per tutto simili alle soggettività contemporanee, gente che potremmo incontrare ogni giorno per strada. Un’operazione che avvicina le grandi icone dell’arte classica allo spettatore di oggi, spingendolo a riflettere sulla vita "reale" dei soggetti ritratti in un attimo diventato eterno, e mostrando come certi volti siano "senza tempo".

La ragazza con l’orecchino di perla, nella rivisitazione di cui stiamo parlando, è ritratta in una normale cucina contemporanea mentre prepara un tè, vestita con un paio di jeans, sembra assorta o forse sorpresa di veder qualcosa o qualcuno. Un’espressione che le dà uno spessore, una consistenza quotidiana tali da ingannare lo sguardo e la mente al punto di vedere in lei l’amica, la sorella, la compagna intenta nelle faccende domestiche. E la stessa cosa accade con la solitamente algida e distaccata Isabella di Portogallo, trasformata dall’artista in una donna moderna, che con una giacca da uomo indossata a nudo, una fibbia massiccia e le braccia incrociate rivendica la propria indipendenza senza rinunciare alla propria femminilità.

 


 

 







Dorothee Golz