Analogue Photography in the New Media Age è un convegno che esplorerà il fascino sociale ed estetico delle redivive pratiche di fotografia analogica in un mondo sommerso dal digitale. Gli ultimi decenni hanno salutato l'emergere delle pratiche fotografiche riguardanti le tecniche analogiche. Alcune di queste pratiche fanno uso di processi analogici come alternative ai mezzi digitali attualmente esistenti. Altre utilizzano il mondo delle tecnologie digitali e dei siti di photo-sharing per realizzare e condividere un immaginario fotografico le cui apparenze riproducono l'estetica della fotografia analogica. In ogni caso, una tendenza ricreare o replicare le caratteristiche visuali e fisiche delle fotografie analogiche sembra prevalere tra amatori e professionisti.
Mentre la letteratura critica su questo tema sembra ancora essere inadeguata, eclettiche fonti popolari ci forniscono un numero di possibili motivazioni del crescente numero di immagini analogiche o dall'aspetto analogico prodotte nell'era dei media digitali.
Alcuni credono che si tratti di una reazione nostalgica alla rapida trasformazione delle fotografie in immagini virtuali ed immateriali, che sono iper-realistiche e quindi scollegate dalla realtà stessa. Altri affermano che si tratti della risultante della curiosità propria dei nativi digitali nei confronti di qualcosa che costituisce per questi una tecnologia ed un'estetica obsolete. Secondo un altro punto di vista, la concretezza del processo relativo all'immagine analogica e l'abilità nel modificare rappresentazioni realistiche attraverso mezzi digitali rendono gli utenti abili nel controllare i mezzi meccanici e digitali di produzione fotografica, oltre che coinvolti nel processo di materializzazione di oggetti e immagini fotografiche. In linea con questa percezione, è stato suggerito che i nativi digitali concepiscono la fisicità dei processi analogici come la differenza tra pratica amatoriale e professionale.
Sembrerebbe che questo ritorno all'analogico definisca il digitale, i suoi vantaggi, gli usi convenzionali ed anche i suoi limiti. Il simposio incoraggerà un approccio interdisciplinare all'investigazione dell'attuale tendenza al ritornare verso o alla reinterpretazione della fotografia analogica. Esso mira all'analisi dei diversi contesti in cui le fotografie sono prodotte, disseminate riprodotte e mostrate fino a includere, ad esempio, i social media, le gallerie d'arte e i musei, le attività educative, le società fotografiche, i club fotografici.
Si accettano proposte di paper che facciano uso di metodi di ricerca interdisciplinare per l'investigazione dell'uso delle tecniche fotografiche, o estetiche analogiche in relazione al periodo che si estende dalla creazione delle tecnologie fotografiche di massa negli anni Cinquanta ai giorni nostri.
Siamo interessati in particolare a paper che presentino un analisi sostenuta empiricamente di queste pratiche, ottenuta sia attraverso racconti orali, studi etnografici, osservazioni sistematiche ed analisi, metodi d'investigazione propri del marketing, o qualsiasi altra metodologia.
Gli abstract dovrebbero essere inoltrati via email al Dr Gil Pasternak
gpasternak@dmu.ac.uk entro lunedì, 27 gennaio 2014.
Le proposte (300 parole in formato Microsoft Word o PDF), e includere il nome, titolo, indirizzo email, posizione accademica ed affiliazione.
Le richieste che verranno selezionate verranno presentate in 25 minuti durante lo svolgimento del symposia. Si accettano propose da studiosi di qualsiasi livello accademico, studenti postgraduate sono particolarmente incoraggiati a partecipare.