Take Me (I'm Yours)
Parigi :: Monnaie de Paris :: 16 settembre | 25 ottobre 2015 :: a cura di Christian Boltanski e Hans Ulrich Obrist
Monnaie de Paris invita ancora una volta gli spettatori a scoprire i propri spazi per visionare un progetto artistico inusuale: attraverso Take Me (I’m Yours) trasforma le proprie gallerie settecentesche in un luogo di scambio libero e creativo, volto a sovvertire le convenzionali relazioni tra pubblico ed arte.
Ventuno anni dopo l’enorme successo ottenuto alla Serpentine Gallery, la mostra ideata da Christian Boltanski e Hans Ulrich Obrist, Take Me (I’m Yours), è oggi ripresentata. I visitatori sono invitati, ed anche incoraggiati a toccare e portare via con sé oggetti e idee presenti nell’esibizione.
I curatori, Christian Boltanski e Hans Ulrich Obrist, hanno rivisto questi principi ispiratori e li hanno rinnovati. Chiara Parisi, direttrice dei programmi culturali del Monnaie de Paris, li ha supportati in quest’occasione per offrire una nuova prospettiva alla mostra. Con più di trenta progetti, l'esibizione parigina è più estesa e ricca di sorprese. Il progetto iniziale è stato rivisitato dagli artisti che presero parte alla prima versione dello stesso (Maria Eichhorn, Hans-Peter Feldmann, Jef Geys, Gilbert & George, Douglas Gordon, Christine Hill, Carsten Höller, Fabrice Hyber, Lawrence Weiner, Franz West), insieme a nuove collaborazioni (Etel Adnan & Simone Fattal, PaweÅ‚ Althamer, Kerstin Brätsch & Sarah Ortmeyer, James Lee Byars, Heman Chong, Jeremy Deller, Andrea Fraser, Gloria Friedmann, Felix Gaudlitz & Alexander Nussbaumer, Jonathan Horowitz, Koo Jeong-A, Alison Knowles, Bertrand Lavier, Charlie Malgat, Angelika Markul, Gustav Metzger, Otobong Nkanga, Roman Ondak, Yoko Ono, Philippe Parreno, point d’ironie (agnès b.), Sean Raspet, Ho Rui An, Takako Saito, Daniel Spoerri, Wolfgang Tillmans, Rirkrit Tiravanija, Amalia Ulman, Franco Vaccari, Danh Vo).
La mostra è un invito a rivisitare il mito dell’unicità dell’opera d’arte e si interroga sui suoi modi di produzione. Come le monete, le opere d’arte sono destinate ad essere disseminate. Questa esibizione designata come luogo di interazione tra pubblico ed artisti, è caratterizzata da una forma aperta in evoluzione lungo il tempo. Al termine della stessa, i propri pezzi scompariranno, essendo stati distribuiti nella loro totalità. Sfidando i convenzionali canali economici, Take Me (I’m Yours) presenta un modello basato sullo scambio e la condivisione, e quindi solleva domande sullo scambio di valore nell’arte, una questione intimamente correlata al Monnaie de Paris.